Economia: Il lusso di Richemont riprende quota con le vendite.

Orologio IWC gruppo Richemont - courtesy IWC RICHEMONT

Richemont, il secondo gruppo mondiale del lusso, dopo LVMH, ha registrato una forte crescita del suo fatturato e dei risultati nel 1° semestre dell’esercizio 2010/11, chiuso alla fine di settembre. L’utile netto è stato di 644 milioni di euro, in aumento di ben l’87% anno su anno.

Richemont SA, gruppo del lusso che detiene brand quali Cartier, Van Cleef & Arpels, Piaget, Vacheron Constantin, Jaeger-LeCoultre, IWC, Panerai and Montblanc aveva subito negativamente la crisi globale nello scorso esercizio e alcune riorganizzazioni interne si erano rese necessarie a livello di gruppo.

IWC Portoghese - courtesy IWC

Pur partendo dai dati insoddisfacenti dello scorso esercizio il risultato operativo quest’anno è praticamente raddoppiato, con un balzo del 95% rispetto al primo semestre 2009/10, a 760 milioni di euro, per un giro d’affari cresciuto del 37% a 3,259 miliardi di euro.

I dati non sono stati ancora “controllati” dalle società di revisione ed il report ufficiale è atteso per il 30 di novembre.

Borsa Marcello di Cartier - Courtesy Cartier

Da ricordare l’operazione conclusasi a maggio che ha visto la Compagnie Financière Richemont SA acquisire il portale di shopping online NET-A-PORTER dedicato ai marchi di lusso creato nel 2000. Curioso segnalare che in questo modo il gruppo racchiude realtà aziendali e marchi nati lungo 4 secoli di storia, considerando la fondazione della maison Vacheron Constantin avvenuta a Ginevra nel 1757.

Il gruppo ginevrino ha confermato anche ad ottobre il buon andamento del semestre appena chiuso, segnando un + 36% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, testimoniando la tonicità del colosso svizzero presente in tutto il mondo. Come dire che il vero lusso non va mai in crisi.




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