ICEBERG si ispira a Maria Schneider e al garcon anni ’70 per la collezione inverno 2012

ICEBERG WOMAN Autunno Inverno 2012 - ph: P. Lanzi/ Paul de Grauve COMMUNICATION

Quo vadis baby? Recita Marlon Brando in Ultimo tango a Parigi (1972), film cult del maestro Bernardo Bertolucci, con un’affascinante e dannata Maria Schneider, musa ispiratrice proprio della collezione autunno/inverno del marchio Iceberg, proposta in questi giorni alla Milano Fashion Week. Risuonano così prepotentemente gli sfavillanti Sixties, tra immagini di donne efebiche che sanno non nascondere ma celare con intelligenza dietro abiti maschili la loro forte femminilità.

ICEBERG A/I 2012 - ph: P. Lanzi/ Paul de Grauve COMMUNICATION

Ciò che dominerà sicuramente la prossima stagione invernale oltre alla rivisitazione del maschile saranno sicuramente i  fiori e le  pietre, le pellicce con lavorazione patchwork che abbiamo già visto nelle collezione della casa Missoni (vedi articolo pubblicato collezione a/i 2011-2012) e qui unite a mongolia e shearling. L’eccesso è quindi proibito per uno stile essenziale che fonde il contrasto maschile/femminile con accenti da entrambe le parti. Il femminile sfila in maniera decisa attraverso gli abiti lunghi dalle forme morbide, le gonne da giorno con spacchi vertiginosi come le rivisitazioni delle classiche longuette che sfociano nei lunghi vestiti da sera e negli gli abiti in lurex e in lana. Anche i tessuti seguono lo stesso percorso: dai materiali leggeri e stropicciati per il giorno agli inserti di scintillanti paillettes e pietre per la sera. Persino i tacchi, alternati a stivali e décolletées, sottolineano il carattere femminile: sono infatti talmente alti da diventare vertiginosi. La linea di borsette si rinnova seguendo la bella ispirazione della collezione. La cravatta è l’accessorio per eccellenza, portata però con disinvoltura come foulard al collo.

ICEBERG A/I 2012 - ph: P. Lanzi/ PAul de Grauve COMMUNICATION

E’ il simbolo che ne rimane del genere maschile alla garcon che qui si veste di toni ironici e mai retrò, come nei pantaloni a palazzo o dall’orlo accorciato, nelle giacche aderenti stilisticamente agli anni ’70 ed extra large o extra long, e nel materiale dei tessuti come il tweed. Rimangono ancorati al classico i colori Iceberg per l’autunno/inverno 2011-2012: dal blu al beige fino al grigio e al color cipria dei cappotti. Si può così osare osa un po’ di più proponendo toni accesi, che segneranno le vetrine della prossima stagione invernale: il bluette e l’arancione per camicie, giacche ed abiti. Dove va quindi la donna Iceberg? Verso la sintesi, potremmo dire, in cui è davvero un delitto invecchiare, direbbe Maria Schneider.




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