Mosca: sfila la moda russo-ortodossa


La top model russa Irina Sheik

Che la cultura di un paese o di un popolo influenzasse la moda è un fatto evidente , come lo è anche che la religione condizioni il costume. In Russia hanno pensato che  ci sia la necessità di una sfilata per presentare un codice di abbigliamento, quello Russo-Ortodosso.

Mosca : la piazza rossa con la cattedrale

Il 28 aprile, nella capitale russa si svolgerà una sfilata dal titolo “Tradizione e stile”, a cui parteciperà anche Vsevolod Chaplin, responsabile del Patriarcato russo-ortodosso per i rapporti tra la Chiesa e la società.  Qualche mese fa proprio lui aveva lanciato l’idea di un “codice di abbigliamento ortodosso” da rispettare nelle scuole, negli uffici pubblici e nelle società d’affari, per educare il gentil sesso a un gusto “meno disinvolto”. Niente minigonne, niente tacco a spillo, nessuna scollatura esuberante. L’appello aveva sollevato un polverone, con le associazioni per i diritti umani che denunciavano l’ingerenza della Chiesa nel privato dei cittadini.

 

Una copertina della rivista russa "Moda e Tempo"

“Nessuno sa ancora cosa significhi in concreto dress code ortodosso – dichiarava a Interfax Vera Zhestovsky, responsabile della selezione delle collezioni che parteciperanno alla gara-defilè – per me è coprire le ginocchia, le spalle, vestire in modo modesto ma con classe. Così come ci veste per andare in chiesa, così si può anche uscire in generale“.

Alla sfilata evento parteciperanno una serie di stilisti che metteranno in mostra collezioni di t-shirt, bandane e cinture con simboli ortodossi, apprendiamo dall’agenzia Interfax . “Speriamo non solo di attirare l’attenzione su cosa può essere fashion e nel rispetto della nostra tradizione nazionale e religiosa – racconta Igor Miroshnichenko, uno degli stilisti in concorso – ma anche di risvegliare l’iniziativa per creare un vero e proprio movimento che elabori la moda russo-ortodossa”

Staremo a vedere quale sarà il successo di questa iniziativa, che non deve sorprendere, perchè la moda rimane uno dei veicoli di comunicazione moderna più potente che ci sia. Forse anche in altri paesi e culture si penserà presto ad un dress-code religioso.

 




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