La moda al tempo della crisi: teatrale denuncia nella nuova collezione Molaro Primavera Estate 2012

 

Gianni Molaro Collezione primavera estate 2012 - ph: Georgia Nuzzo

Durante la manifestazione AltaRoma AltaModa lo stilista Gianni Molaro ha presentato la sua nuova collezione Art Couture primavera estate 2012. Sette dei diciassette abiti in mostra hanno come tema di fondo la crisi: d’amore, di pianto, sessuale, d’identità, di nervi, mistica ed economica.  Ironico, ma un po’ kitsch.

Il geometrico corpetto-armatura che si leva con uno strappo è l’elemento più interessante dei primi dieci modelli proposti, che, anche se un po’ eccentrici, nulla possono contro le successive creazioni. A calcare la passerella sono degli immaginifici dipinti viventi che scardinano totalmente le regole del gioco dell’alta moda.

Quelo, uno dei personaggi più divertenti di Corrado Guzzanti, direbbe “c’è grossa crisi” e gli occhi degli spettatori sarebbero bagnati dalle troppe risate. Ma nella realtà non ci resta che piangere. E non di gioia. Molaro racconta a suo modo la precarietà allarmante generata dalla nostra economia singhiozzante con la sua creazione intitolata “crisi economica”. Più che un abito di alta moda sembra un simbolo, quasi un messaggio politico.

Gianni Molaro Collezione primavera estate 2012 - ph: Georgia Nuzzo

L’ironica frecciata del designer partenopeo precede l’entrata della sua creazione; il remix della sigla del cartone animato Heidi insiste sul ritornello “ti sorridono i … Monti” e il pubblico scoppia in una risata isterica. L’abito a sirena indossato dalla modella è caratterizzato da un grande collo arrotondato sul quale è stata ricamata la bandiera europea. L’acconciatura è un alto e voluminoso raccolto che intrappola una sirena lampeggiante che vorrebbe significare il possibile crollo dell’euro.

 

Gianni Molaro Collezione primavera estate 2012 - ph: Georgia Nuzzo

Si dice che gli occhi siano lo specchio dell’anima. Molaro ha preso alla lettera questa credenza diffusa elaborando un abito composto da ombrelli ricamati, utili ad arginare e proteggersi dalla “crisi di pianto”: un’inondazione di brillanti fatti scendere a pioggia da occhiali e ciglia. Nota è la forse eccessiva sensibilità femminile, l’isteria in rosa. Ma siamo davvero così eccessive? Non dite di sì. Elio, di Elio e le storie tese, nella sua canzone intitolata “La follia della donna” parla del presunto “disagio mentale” delle donne, esagerate e irrazionali; questa concezione del mondo femminile, un po’ spietata se vogliamo, potrebbe in qualche modo esser paragonata a ciò che si è visto in passerella. Ma non leghiamoci al dito questa provocazione. Un pizzico di autoironia ci permetterà di apprezzare il divertente scherzetto di Gianni Molaro, abituato a ironizzare su certi cliché che orbitano intorno all’universo femminile. A tal proposito, non dimentichiamo che in passato questo stilista aveva realizzato uno strascico nuziale lungo ben 326 metri.

 

Gianni Molaro Collezione primavera estate 2012 - ph: Georgia Nuzzo

Trasposizioni dell’animo umano, questi abiti vogliono interagire con il pubblico. Questo vale anche per l’opera sartoriale “crisi mistica” legata, probabilmente, all’interesse giovanile di Molaro nei confronti della teologia e della spiritualità partenopea.

Nuvole e stelle sono ricamati sull’azzurro di una gonna dalla grande ampiezza, una ruota di bicicletta diventa un’aureola roteante e delle piume oro stringono la vita della “santa” modella.

Poi la “crisi d’amore” e la “crisi sessuale”: per la prima creazione un corpino su cui sono posti profili di donna stilizzati realizzati in foglia d’argento viene circondato da un grande cuore rosso fuoco; invece, per la seconda, un unico grande seno viene posto nel mezzo di particolari strutture a imbuto.

Davvero spassoso.

 

Gianni Molaro Collezione primavera estate 2012 - ph: Georgia Nuzzo

 




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