Da Ghergo a Schifano: l’arte fotografa il cinema

Mario Schifano, "Eleonora Giorgi", anni '70

Silvana Mangano in pausa sigaretta, Alberto Sordi che si rifà il trucco, Marcello Mastroianni che aspetta il suo turno per entrare in scena. Immagini rubate dai set e fuori dai set cinematografici italiani. I divi del passato, o meglio, i divi con la “D” maiuscola. Da Johnny Weissmuler a Vittorio Gassman, da Luchino Visconti a François Truffaut, da Ava Gardner a Jane Fonda ma anche anonime foto promozionali di attori di secondo piano.

Federico Garolla, "Silvana Mangano"

Un mix perfetto per una mostra che si propone paradossalmente “anti diva” per eccellenza. Tra le stampe di fotografie vintage originali di varia origine e formato la s.t foto libreria galleria di Roma mette “in scena” dal 26 ottobre al 28 novembre Il trucco originale. Da Ghergo a Schifano: una storia del cinema fotografato ad arte. Dopo la mostra POP SHOW. La storia del cinema colorata a mano, la galleria grazie alla collaborazione con la Fondazione Cinema per Roma e il Festival Internazionale del Film di Roma ci propone, e noi accettiamo ben volentieri, il rapporto “sanguigno” tra la fotografia e il cinema. Cinquanta immagini provenienti da una serie di fondi fotografici per scrutare con occhio vispo il rapporto a volte complesso, altre volte sfuggente, tra gli artisti che decidono di prendere come soggetto delle loro visioni proprio l’immaginario cinematografico: i suoi attori, le sue pause, i suoi set.

Pierluigi Praturlon, "Audrey Hepburn"

Così troviamo Arturo Ghergo che immortala una splendida Alida Valli, Tazio Secchiaroli alle prese con Mastroianni, Pierluigi Praturlon che coglie Audrey Hepburn assediata dai fan ma anche Franco Pinna, Chiara Samugheo, Federico Garolla, Elisabetta Catalano, Angelo Frontoni. Ma non ci sono solo gli esperti del settore. Vera e propria originalità e curiosità della mostra sta nell’esposizione di fotografie di autori come Ugo Mulas o Mario Schifano. Il primo ci mostra un Alberto Sordi prima e durante le riprese del film di Tinto Brass Il disco volante (1964). I protagonosti della televisione sono invece le parole chiave delle polaroid di Schifano precedenti a quelle più famose degli anni ’80: fotografie scattate direttamente allo schermo televisivo senza alcuna rielaborazione pittorica.

Tazio Secchiaroli, "Marcello Mastroianni"

I protagonisti e dei film che vanno dal secondo dopoguerra fino agli anni ’60 sono così colti nella loro quotidianità ma anche i frame cinematografici sono, grazie alla fotografia, fermati, bloccati, in un istante. E’ un piacere per gli occhi, un gusto quasi nuovo, osservare queste immagini per chi come me, o come alcuni di voi, ha passato almeno una volta la domenica pomeriggio a guardare un vecchio film in tv. Visto e rivisto assume ogni volta un gusto nuovo. Insomma, è come dire che un bel film è come un tubino nero: un classico sempre di moda e per ogni occasione.




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