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29-30-31 marzo in piazza e sulla tavola i bonsai della lotta all’AIDS

Ancora oggi in Italia circa 4.000 persone vengono diagnosticate sieropositive ogni anno e molte ricevono la diagnosi con estremo ritardo. Vengono colpiti anche tanti giovanissimi – circa 650 nuove diagnosi a giovani sotto i 24 anni tra il 2010 e il 2011 nel nostro paese – ai quali evidentemente non viene offerta una adeguata educazione alla prevenzione.
Era il 1993 quando per la prima volta Anlaids Onlus portava i bonsai nelle piazze italiane per parlare di HIV.
Nasceva così BONSAI AID AIDS che anche quest’anno torna nel fine settimana di Pasqua per sensibilizzare gli italiani sulla necessità della prevenzione e sulla solidarietà con le persone che vivono con il virus.
L’Associazione Nazionale per la Lotta all’AIDS allestirà circa 3.000 banchetti in piazze, supermercati, ospedali e altri luoghi di ritrovo dislocati su tutto il territorio nazionale. Presso le postazioni, attive dal 29 al 31 marzo, chiunque sosterrà Anlaids riceverà un bonsai, divenuto ormai un simbolo della lotta all’AIDS. Come le persone che vivono con l’HIV, infatti, anche il bonsai può vivere forte e sano se riceve cure adeguate.
Per la prima volta quest’anno, i bonsai saranno presenti anche in diversi ristoranti in tutta Italia: aderendo al progetto Bon-sai Dîner, i ristoratori più sensibili potranno ricevere degli alberelli da utilizzare come centrotavola nei loro locali. In questo modo aiuteranno Anlaids a creare sensibilizzazione anche tra i loro clienti.
I fondi raccolti attraverso BONSAI AID AIDS serviranno anche a permettere ad Anlaids di proseguire con il suo impegno nella prevenzione all’infezione da HIV e alle altre malattie a trasmissione sessuale nei luoghi di aggregazione giovanile, oltre che con i suoi altri impegni statutari tra cui il sostegno agli studi e alla ricerca clinica, la donazione di apparecchiature diagnostiche e la lotta allo stigma verso le persone con HIV.
Bonsai Aid Aids è reso possibile dal contributo di migliaia di persone che offrono il loro tempo libero per gestire i banchetti: “Ciascun volontario è una persona importante – afferma la presidente nazionale Anlaids Fiore Crespi Il volontario è in grado, con una parola appropriata e un sorriso, di fornire la corretta informazione econtribuire così a prenderci una rivincita sul virus”.



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