Roy Lichtenstein – Meditations on Art

Settimana scorsa abbiamo parlato della fotografia in Italia negli anni del secondo dopoguerra; ma cosa succedeva nel resto del mondo? A New York nasceva Roy Lichtenstein (1923-1997), che divenne artista famosissimo, uno dei creatori della Pop Art.

All’epoca non esisteva ancora Photoshop, ma alcuni già muovevano i primi passi verso l’innovazione grafica: Roy seppe inventare una tecnica che gli permise di di riprodurre un’opera ripresa dalla carta stampata e proiettarla su di un’enorme tela. La sua tecnica ci ricorda molto la stampa tipografica (tecnica basata su caratteri ed incisioni a rilievo).

Nel periodo proprio della Pop art, Roy definisce il suo stile, rielaborando le opere di Picasso (dal quale rimase affascinato sin da piccolo), Matisse, Monet, Cézanne, Léger, Marc, Mondrian, Dalì, Carrà. I suoi dipinti sono privi di ombre, di chiaroscuri, l’immagine è bidimensionale, senza volume, ma l’originalità e la complessità della tecnica affascina ogni visitatore.

Piccolo neo della mostra: le didascalie sono troppo piccole per essere lette se non a distanza ravvicinata;  impossibile porsi oltre il consentito, vigili i “sorveglianti”  intervengono prontamente per allontanare dai dipinti il pubblico legittimamente curioso!

E’ possibile godere, alla Triennale di Milano, della visione di più di cento opere di grande formato, oltre a numerosi disegni, collages, attrezzi utilizzati dall’artista e sculture provenienti da prestigiose collezioni pubbliche e private internazionali. Non manca il catalogo dettagliato composto da 400 pagine, realizzato appositamente per la mostra e contenente parti inedite.

Il curatore della mostra è Gianni Mercurio, già noto per aver firmato, alla Triennale, grandi mostre dedicate a Andy Warhol, Keith Haring e Jean-Michel Basquiat, sempre nel solco della Pop Art.

Alla Triennale di Milano

Viale Alemagna, 6 – 20121 Milano

dal 26 gennaio 2010 al 30 maggio 2010

Tutti i giorni dalle 10.30 alle 20.30
lunedì chiuso – giovedì 10.30/23.00




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