Opera: odio e amore – 88° Festival Lirico Arena di Verona

“La reazione della gente che vede l’opera per la prima volta è molto drammatica, o l’amano o la detestano, e se l’amano, l’amano per sempre” Richard Gere sussurrava a Julia Roberts nel film Pretty Woman, a teatro, mentre si accingevano ad assistere La Traviata, in una serata romantica. Ed è vero, l’opera non ha bisogno di essere spiegata, va “sentita”, si può imparare ad apprezzarla col tempo, ma per chi non ha mai avuto occasione di vederla, l’impatto è di odio o amore. Nata tra il XVI e XVII Secolo come commedia d’arte, si evolve con l’aggiunta di canzoni, trasformandosi in spettacolo, inizialmente riservato alle corti, poi destinato a una stretta cerchia di intellettuali e aristocratici, acquistando carattere di intrattenimento con l’apertura del primo teatro pubblico, nel 1637, il Teatro San Cassiano a Venezia, moderno per struttura, organizzazione e gestione, dotato di palcoscenico con fondali dipinti intercambiabili, di platea e di palchetti da affittare.

Cosa fa di un’opera il successo, cosa porta lo spettatore ad innamorarsene o a rimanerne indifferente, se non a disprezzarla; il trionfo di un’opera deriva  da un insieme di fattori alla cui base, oltre alla qualità della musica, vi è l’efficacia drammaturgica del libretto e di tutti gli elementi di cui si compone lo spettacolo teatrale, è cioè la messinscena (scenografia, regia, costumi e coreografie), ma, soprattutto, la qualità vocale dei cantanti e della loro capacità di interpretazione dei ruoli, come fosse un film, la recitazione, l’abilità di calarsi nel personaggio e di renderlo vivo e protagonista, allo scopo di coinvolgere il più possibile lo spettatore.

Nel tempo l’amore per questa magnifica forma d’arte non muore, anzi, stasera si aprirà l’88° Festival Lirico all’Arena di Verona ed andrà in scena con l’ultima opera del grande Giacomo Puccini, Turandot. Quest’anno il Festival viene dedicato al noto regista, coreografo e costumista Franco Zeffirelli, il quale allestirà e coordinerà tutta la stagione lirica veronese.

Le opere in scena che verranno interpretate saranno le più famose e imponenti: Turandot e Madama Butterfly di Giacomo Puccini, Aida e Il Trovatore di Giuseppe Verdi, Carmen di Georges Bizet, interpretate da  un cast di fama internazionale,  tra i quali i direttori d’orchestra Plácido Domingo, Giuliano Carella, Daniel Oren, Antonio Pirolli, Julian Kovatchev, mentre fra gli interpreti  Marcelo Álvarez, Maria Guleghina, Dmitri Hvorostovsky ed ancora Fiorenza Cedolins, Marianne Cornetti, Hui He, Kristin Lewis, Amarilli Nizza, Svetla Vassileva, Tichina Vaughn, Marco Berti, Carlo Ventre, Ambrogio Maestri.

Fatevi tentare, passate una serata lontana dalla città e dai locali, vestitevi leggeri e recatevi all’Arena, in un’atmosfera magica, sotto le stelle, all’aria aperta, ad ammirare e a farvi coinvolgere dalla musica, dai colori, dalle maschere e dalle melodie, facendovi travolgere dalle passioni e dai sentimenti dei personaggi, calatevi nei loro panni e se riuscite, canticchiate sottovoce i brani celebri, come se foste voi, la prima volta, a pronunciarli.




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