L’ arte digitale in mostra a Bari. Con iPhone e iPad si dipinge nel futuro.

"Bunny's art sale" MW (Matthew Watkins) 03/05/09

Siamo nell’era del web e del digitale. Il web è ormai così importante nelle nostre vite da essere stato il propulsore della febbre rivoluzionaria mediorientale e, forse, ora anche occidentale. La stessa campagna elettorale dell’attuale presidente degli Stati Uniti si è svolta sul web.

Anche l’arte digitale si sta diffondendo, accendendo numerose querelles sui diritti d’autore e su come renderla fruttevole.
L’iPhone ed iPad art, che hanno sinora approfittato dell’unico showroom completamente libero, gratuito e privo di pregiudizi, cercano ora di emanciparsi dal web per raggiungere the real world e le vetuste gallerie borghesi.

“They never asked. He never told.” MW 10/02/10

 

L’arte digitale che scombussolerà il mondo (artistico).

Li chiamano Finger Painting, cioé disegni fatti con le dita. Si tratta di una nuova corrente artistica, nata un po ovunque e contemporneamente nel mondo, che ha come maestro/ispiratore comune un americano: Apple.

Eh si, il merito é proprio della grande industria statunitense che ha creato dei piccoli ma geniali strumenti tecnologici: prima gli iPod, poi gli iPhone ed infine gli iPad.
Quello che i programmatori informatici non avevano previsto é l’uso che avrebbero avuto questi piccoli oggetti nelle mani degli artisti. La chiave di volta sono state l’applicazione Brushes (3 euro e 99) e le sue sorelle (Sketchbook Pro e Artrage).
Permettendo a qualsiasi persona, non necessariamente artista di professione, di esprimere il proprio stato d’animo attraverso le dita, attuano una democratizzazione dell’arte come mai prima era successo. Questi disegni, formati da pixels, non sono nè quadri, nè sculture; nè foto, nè video, ma si tratta sicuramente di opere d’arte, in quanto veicolanti emozioni.

Un artista dell’iArt, Matthew Watkins, definisce meglio questi concetti:”Forse più vicina alla street art che alla pittura di galleria o da collezione, la mobile art rappresenta una vera e propria rivoluzione artistica”.

Sono dei supporti piatti completamente innovativi ma che, allo stesso tempo, rimandano a milioni di anni fa, quando i nostri antenati disegnavano con le mani gli animali che cacciavano sulle pareti delle grotte di Lascaux.
E non é forse quell’ impastriocchiare la tela con dita e manine, il primo gesto artistico di ogni bambino?
Ed é così che alcuni artisti contemporanei hanno sostituito la tela con una superficie luminosa, la paletta con un pulsante multicolor ed il pennello con le dita. Una sinergia sorprendente, quella tra tecnologia e creatività.

 

David Hockney. Courtesy @ normzarr.com

 

Matthew Watkins, il David Hockney nostrano.

E’ giunta l’ora di fare i nomi: sicuramente l’artista più celebre é David Hockney che proprio lo scorso autunno alla Fondation Yves Saint Laurent ha shockato i parigini con i suoi disegni su iPad. Le sue creazioni sono state esposte in alcune stanze completamente immerse nel buio e la magia dei suoi colori ha affascinato tutti. Un successo per un artista ormai 73 enne che utilizza con tale destrezza le ultime novità in campo tecnologico.

Immaginate i vostri genitori e nonni cercare anche solo d’ inviare un sms!

Per quel che riguarda l’ Italia, abbiamo anche noi il nostro beniamino. Si chiama Matthew Watkins ed é d’ origine canadese, ma vive e lavora da vent’anni in Puglia. Ha da poco mostrato 50 sue creazioni all’Apple Store di Bari e dal 18 giugno invaderà la Sala Murat in Piazza del Ferrarese a Bari con la sua esposizione “Finger Painting”. E’ stato anche eletto iArtist del mese di giugno dalla rivista FYI.

La sua é un’arte malinconica, ironica e fiabesca allo stesso tempo.

Gli schermi tattili di iPhone ed iPad sotto le sue dita si prestano ad ogni tipo di esperimento. Ad esempio la seconda immagine più scaricata dal suo sito web é il simpatico disegno di un finto sparo sullo schermo dell’iPhone (“Who put the bullet hole in my iPhone”).

La sua attitudine ironica ed irriverente si confronta anche con i grandi maestri del passato artistico europeo. Ed ecco allora i suoi remake della Gioconda e della Zattera della medusa:

Inoltre la comodità dell’iPhone permette di poter percepire e riprodurre la realtà in una immediatezza sorprendente. Una rapidità e liquidità del gesto pittorico comparabile solamente alla tecnica ad acquerello.

Spiega il signor Watkins: “L’iPhone art rappresenta la democratizzazione del processo di pittura: così come il basso costo e la semplicità del processo della macchina fotografica digitale ha privilegiato la spontaneità e l’immediatezza della fotografia, l’iPhone e l’iPhone art consentono una reattività maggiore nell’espressione dell’idea e di temi visivi con uno strumento accessibile a tutti.

Non vi resta che scarabocchiare col vostro iPhone e dichiarare di essere il Picasso dell’era moderna!




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