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Ermanno Scervino incanta Firenze con la collezione uomo e precollezione donna autunno inverno 2013/14

La sala dei 500 a Palazzo Vecchio, in Firenze dove ha sfilato la collezione F/W 2013

Ermanno Scervino sfila nella sua Firenze, in occasione di Pitti Immagine Uomo ma nella splendida cornice del Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio. Tanti ospiti, parterre affollato e top model in passerella per un emozionante itinerario creativo e una linea di ricerca fortemente rinnovata, che rimedita, ricompone e reinventa le radici stesse del mondo espressivo Ermanno Scervino.

Ermanno Scervino F/W 2013-14 – Eva Riccobono e Rodrigo Braga

Due collezioni, la precollection donna F/W 2013-14 e quella invernale maschile, per la Maison fiorentina, che si intersecano e si contrappuntano in una cifra armonica e scandita da rimandi tonali, da suggestioni ipercontemporanee e forti analogie, in un unico grande show. Proprio il giglio fiorentino sigla con la propria fiera portata simbolica e la sua stilizzata pregnanza geometrica senza tempo, alcuni degli items che Ermanno Scervino ha pensato, ne sottolinea il significato di omaggio alla straordinaria storia, alle infinite pagine d’arte, alla bellezza e alla fervida capacità d’ispirazione del capoluogo toscano, sede della Maison. Si avverte nelle creazioni di Ermanno Scervino , e lui non ne fa mistero, il diretto confronto con il paesaggio perfetto della campagna toscana, con la luce umanistica e pura che vibra e disegna colline mirabili, orizzonti e coltivi pittorici. Oltre sessanta outfit per una sfilata che intreccia due vocabolari stilistici e di appartenenza distinti, eppure, questa volta incredibilmente vicini e colloquiali.

Ermanno Scervino Uomo A/I 2013-14

L’uomo Scervino per il prossimo autunno/inverno, senza esitazione guarda alla matrice stessa della tradizione del tayloring maschile. Ma lo fa con una spigliata eleganza, estremamente giovane, che miscela rigore e humour, forme dinamiche, molto assottigliate, revers contenuti, quasi sfuggenti per le giacche, capi accostati, che definiscono il corpo, pacati riflessi rock su grisaglie magistrali, sostenute da armature in neoprene e lievemente stretch. Scanzonato charme early ’60, fragranze da “Dolce Vita” per le cravatte, con un tocco di sofisticata casualità Intello .Il gioco delle antitesi, dell’inatteso nei materiali e nelle textures: camoscio e tessuti laccati lucidi, flanelle e trame “occhio di pernice che dialogano naturalmente con precise citazioni sporty, che perturbano e scombinano, abbandonando ogni compromesso, i codici estetici e i canoni di questa nuova modernità. Blazer che si mescolano a maglieria magistrale, realizzata tramite lavorazioni preziose talvolta manuali, reti in tricot a contrasto che si sovrappongono a pull raglan ,il cappotto di morbidissima pelle nera che sembra tessuto e che svela un’anima spiccatamente tecnologica. Velluto plein total black bordato da un piping dandysh in gros per la sera, dove la camicia, candida, essenziale, composita e molto costruita, diviene protagonista. La palette scelta da Scervino si risolve praticamente in una triade di grigio, declinato in varie sfumature, dal piombo a una tonalità leggera, imprendibile e aerea, di nero assoluto, nella preziosità innervata di luce dei blu. Un Diktat che qua e là viene contraddetto ed esaltato soltanto dalla ritmica vivificante del bordeaux. Stupendi i cappelli, feltri che suggeriscono aure d’avventura, scarpe comode, prettamente maschili, dalle punte e morfologie arrotondate.

Ermanno Scervino Donna – Precollezione A/I 2013-14

La Precollection F/W 2013-14 Ermanno Scervino per la donna rischia di rubare la scena all’uomo, attirando sguardi ed ammirazione come un vero fuoco d’artificio. Il linguaggio squisitamente femminile che da sempre caratterizza la poetica di Scervino, qui si essenzializza, ritorna al suo nucleo più intimo e a una radiazione decisamente pura, alla potenza e alla gioia del disegno. Le linee infatti disegnano la silhouette, ne seguono il contorno, insieme morbide e serrate. Fourreau in pelle nera, in suede cognac, palazzo pajama che scelgono un must maschile quale la grisaglia, oppure si vestono di un luminoso panno avorio, dando vita a uno chic atemporale, passe-partout. Il pitone si dissolve per ricomporsi magicamente in ranghi e ranghi simmetrici secondo i pattern naturali, alternandosi alla levità impalpabile dell’organza. La pelle si intaglia con ricami e ajour floreali e fitomorfi, inserti teatrali, un inno alla sensualità. Poi il dentelle, soffuso e leggero, abilmente passato per tinture segrete per ottenere la morbidezza e la preziosità di un effetto vintage. E ancora, nuovamente, l’impaginato delle opposizioni materiche e una fuga cromatica che dal nero, dai candidi e dei grigi, si spinge fino alla distillata nuance opalescente del “cenere di rose”. Dietro la prodigiosa, inarrestabile creatività di Ermanno Scervino, vi è un impareggiabile universo di mani sapienti, soprattutto femminili, una meravigliosa e coesa capacità artigiana erede di una prassi, di un knowledge e di un’estetica secolari. Un patrimonio umano e professionale unico, che rende possibile la realizzazione di un sogno, che trasforma il segno di un’espressione creativa, l’idea basica , la genesi di un temperamento d’artista, in qualcosa di tangibile, di reale.

 




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